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Nel periodo attuale uno dei probblemi maggiori è quello dei giovani e del posto di lavoro, ma forse il problema per loro non è di cercare un lavoro, ma di avere delle idee chiare su cosa amino fare o ancor più e quando siano già formati, cosa sappiano o vogliano fare, sia per la propria soddisfazione, ma anche per il mondo che li circonda.
Quest’ultima è forse la risposta più difficile, perchè necessita di una conoscenza e forse di sensibilità molto vaste (chiamaolo anche intuito) su cosa sia richiesto dal mondo industriale e commerciale in questi anni che oggi sono in continuo divenire: ma non è insormontabile.
Applicando questi concetti al mondo del mare, la cosa è contemporaneamente semplice e difficile. Semplice perchè è un mondo alquanto piccolo ed è facile prenderne coscienza tra qualche migliaio di imprese; difficile perchè i giovani italiani, nel loro numero, poco sanno di mare e di nautica. Si guardi alla vicina Francia, invece, dove la conoscenza della cultura del mare è parte integrante (o molto maggiore) di quella italiana. Tra le nostre “mission” abbiamo ottenuto il Patrocinio dell’Ucina per lo sviluppo della conoscenza in questo campo per gli studenti italiani e ci stiamo laorando!
Nel nostro specifico campo, la cartografia nautica è un piccolo settore dove abbiamo insegnato a molte persone ad apprezzare il mare: dai tecnici per la specifica creazione dei prodotti cartografici, ai commerciali che si sono applicati alla penetrazione di mercato dei prodotti. Costoro una volta erano degli agenti di commercio ed oggi sono dei dirigenti di diverse aziende. I grafici invece hanno preso la propria strada con un bagaglio tecnico di prestigio e valore.
Quando la vocazione è vivere vicino al mare tra paesaggi mozza fiato ed aria salina – dice la Marina Militare – noi aggiungiamo: quando il mare ti interessa non solo per guardarlo ma per comprenderlo nella sua completezza, l’idea giusta potrebbe essere quella di fare il cartografo.
Perchè Cartografo non è solo la professione di disegnare il mare, ma anche e principalmente quello di capirlo con le sue complessità infinite. Il mare non è solo quella linea che demarca la costa da quella liquida; non è solo fatta di numeretti della profondità; non solo fatta di fari con le loro caratteristiche!
Il mare è fatto principalmente di quello che non ci dice e di quanto potrebbe raccontarci. La carta nautica, esatta per definizione tecnica, è quanto lascia alla nostra immaginazione di vero o fantasioso che sia; di quanto ci lascia ancora da scoprire. Pensiamo ad esempio alla parte storica, celata ancora, secondo una stima, fino ad oltre il 98% dalla sua difficilmente penetrabile realtà di relitti che in oltre 2.000 anni l’hanno arricchita con le infinite vicende umane. Si pensi poi alla flora ed alla fauna marina, ancor oggi con scoperte su nuove specie estinte o viventi, la loro localizzazione ed evoluzione.
Non basta forse questo, per lasciare lo spazio a nuove iniziative di ricerca e pubblicazione, di rappresentazioni grafiche capaci di diffondere il nuovo nel mondo dei sapienti?
Noi ci siamo riusciti, almeno in parte, iniziando nel 1975 con le nostre sole energie ma con molta perseveranza. Oggi c’è ancora un mondo da fare: ci vuole solo zelo, continua attenzione, perseveranza ed un credo inarrestabile, perchè la conoscenza resterà per sempre uno spazio molto aperto e mai concluso.
L’abilità è forse quella di scegliere quella “non scelta” che lascia anche alla sorte il proprio ruolo importante di definire i dettagli, con delle opportunità da raccogliere.
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